In molte zone del mondo bere alcolici è una forma comune di aggregazione sociale. E’ importante comunque tenere presenti i rischi per la salute derivanti
dall’intossicazione da alcool e dalla dipendenza che crea tale sostanza. L’alcool etilico o etanolo, assunto con le bevande alcoliche, è una sostanza che
per il nostro organismo è estranea, pertanto si dice che deve essere metabolizzata, cioè trasformata in qualcosa di “riconoscibile”. Le fasi della
metabolizzazione sono meglio trattate nella sezione "Alcool". Essendo l'alcool una sostanza estranea sono stati introdotti dei livelli consigliati giornalieri di
assunzione che non bisognerebbe eccedere. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha introdotto un'unità di misura per definire i livelli di alcool consentiti, essa è l’Unità Alcolica (U.A) che corrisponde a 12 grammi di alcool puro.
Le recenti linee guida italiane per il consumo di alcool diramate dal “Ministero delle Politiche Agricole e Forestali” stabiliscono per gli uomini una soglia di 2-3 unità alcoliche al giorno (24-36 grammi di alcool puro) e 1-2 unità alcoliche al giorno per le donne e gli anziani (12-24 grammi di alcool puro).
Da evidenziare che i grammi di alcool non coincidono con gli “ml” né tantomeno con la gradazione alcolica della bevanda! Nella sezione “Calcolo delle Unità Alcoliche” potrete calcolare i grammi di alcool effettivamente assunti e le unità alcoliche totali. Nella seguente figura sono riportati tre comuni alcolici le cui porzioni non sono casuali, ma sono tarate in modo da assumere 1 U.A ossia 12 grammi di alcool puro. Così, una bottiglietta di birra chiara ( 4,5°), un bicchiere di vino (12°), e un bicchierino di superalcolico come whisky, rum o gin da 40°, equivalgono a 1 U.A.
In condizioni normali il fegato è in grado di rimuovere fino a 0,5 U.A. per ogni ora, pertanto per metabolizzare l’alcool di un bicchiere di vino da 125 ml occorrono 2 ore. In alcuni individui, in alcune razze e nelle donne l’efficienza di questo sistema è molto ridotta: queste persone sono quindi più sensibili all’alcol.
I livelli di Unità Alcoliche consigliati sono quei livelli da non superare per non avere avere gravi danni col passare del tempo, sebbene c’è da dire che sono solo livelli consigliati alla popolazione media, infatti esistono una serie di variabili individuali che potrebbero far abbassare tali limiti. L’alcool assunto ha quindi bisogno di tempo per essere metabolizzato. Sono state introdotte delle tabelle esplicative attraverso le quali è possibile risalire al proprio tasso alcolemico, cioè di alcool nel sangue, espresso in grammo per litro, il quale dipende da: - Tempo dall’assunzione - Peso corporeo - Stato di digiuno o stomaco pieno - Sesso - Età Nella seguente tabella sono indicati i rispettivi tassi alcolemici in condizioni di digiuno dopo l’assunzione di diversi livelli di U.A. di alcool per l’uomo e per la donna e i cui valori sono riferiti ad un uomo adulto di 70 kg di peso e ad una donna adulta di 60 kg di peso. In giallo sono evidenziati i valori che superano i tassi consentiti dalla legge per la guida.
Il limite di legge da non superare per la guida è di 0,5 grammi per litro. Nella seguente tabella sono indicati gli effetti e i sintomi delle varie concentrazioni alcolemiche. L’esposizione di questa tabella nei locali adibiti alla somministrazione e alla vendita di bevande alcoliche è OBBLIGATORIA per legge!
Tasso alcolemico | Senzazioni più frequenti | Effetti e Abilità compromesse |
---|---|---|
0 | nessuna | nessuna |
0.1-0.2 | Iniziale sensazione di ebbrezza. Iniziale riduzione delle inibizioni e del controllo. | Affievolimento della vigilanza, attenzione e controllo. Iniziale riduzione del coordinamento motorio. Iniziale riduzione della visione laterale. Nausea. |
0.3-0.4 | Sensazione di ebbrezza. Riduzione delle inibizioni, del controllo e della percezione del rischio. | Riduzione delle capacità di vigilanza, attenzione e controllo. Riduzione del coordinamento motorio e dei riflessi. Riduzione della visione laterale. Vomito. |
0.5-0.8 | Cambiamenti dell’umore. Nausea, sonnolenza. Stato di eccitazione emotiva. | Riduzione della capacità di giudizio. Riduzione della capacità di individuare oggetti in movimento e della visione laterale. Riflessi alterati. Alterazione delle capacità di reazione agli stimoli sonori e luminosi. Vomito. |
0.9-1.5 | Alterazione dell’umore. Rabbia. Tristezza. Confusione mentale, disorientamento. | Compromissione della capacità di giudizio e di autocontrollo. Comportamenti socialmente inadeguati. Linguaggio mal articolato. Alterazione dell’equilibrio. Compromissione della visione, della percezione di forme, colori, dimensioni. Vomito |
1.6-3.0 | Stordimento. Aggressività. Stato depressivo. Apatia. Letargia. | Compromissione grave dello stato psicofisico. Comportamenti aggressivi e violenti. Difficoltà marcata a stare in piedi o camminare. Stato di inerzia generale. Ipotermia. Vomito. |
3.1-4.0 | Stato di incoscienza. | Allucinazioni. Cessazione dei riflessi. Incontinenza. Vomito. Coma con possibilità di morte per soffocamento da vomito. |
oltre 4 | Difficoltà di respiro, sensazione di soffocamento. Sensazione di morire. | Battito cardiaco rallentato. Fame d’aria. Coma. Morte per arresto respiratorio. |
Credenze sbagliate sull'alcool
- Le bevande alcoliche NON DISSETANO, ma al contrario, disidratano: l’alcol richiede
una maggior quantità di acqua per il suo metabolismo, e in più aumenta le perdite di
acqua attraverso le urine, in quanto provoca un blocco dell’ormone antidiuretico.
-
- L’alcol NON RISCALDA. La vasodilatazione di cui è responsabile l'alcool
produce soltanto una sensazione di calore momentanea che in breve,
però, comporta un raffreddamento del corpo che, in un ambiente non riscaldato, aumenta
il rischio di assideramento.
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- NON è vero che l’alcol aiuti a riprendersi da uno shock: al contrario, provocando vasodilatazione
periferica, determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni e
soprattutto al cervello.
-
NON è vero che l’alcol dia forza. Essendo un sedativo produce soltanto una diminuzione
del senso di affaticamento e di dolore. Inoltre solo una parte delle calorie da alcol possono
essere utilizzate per il lavoro muscolare.
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